BUONI FRUTTIFERI POSTALI: IL TAR CONFERMA LA SANZIONE CONTRO POSTE ITALIANE S.P.A.

BUONI FRUTTIFERI POSTALI: IL TAR CONFERMA LA SANZIONE CONTRO POSTE ITALIANE S.P.A.

Il TAR del Lazio, con la sentenza n. 15916 del 1° settembre 2025, ha respinto il ricorso presentato da Poste Italiane S.p.A. contro il provvedimento sanzionatorio emesso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) il 18 ottobre 2022.
La decisione conferma la scorrettezza delle pratiche commerciali adottate dalla società nella fase di collocamento dei Buoni Fruttiferi Postali (BFP).

Secondo quanto accertato dall’Antitrust e ora ribadito dal Tribunale amministrativo, agli sportelli postali veniva fornita un’informazione errata sulla durata dei titoli, indicata come ventennale per tutti i Buoni, mentre in realtà molti di essi avevano una durata inferiore — di 7, 6, 5 anni o addirittura di soli 18 mesi.
Questa condotta ha generato gravi conseguenze per circa 1,5 milioni di sottoscrittori, che, confidando nella scadenza ventennale, hanno richiesto il rimborso solo dopo tale periodo, scoprendo di aver ormai perso il diritto a incassare il capitale investito a causa dell’intervenuta prescrizione.

Il TAR ha stabilito che Poste Italiane è pienamente responsabile dell’attività di collocamento e gestione dei Buoni Fruttiferi Postali, e che su di essa gravano precisi obblighi di diligenza, trasparenza e correttezza informativa nei confronti dei risparmiatori — obblighi che, nel caso in esame, sono stati violati.

La pronuncia del TAR si aggiunge a una lunga serie di decisioni dei tribunali italiani favorevoli ai risparmiatori, molti dei quali hanno trovato assistenza attraverso gli sportelli territoriali di Assoutenti.
L’associazione continua la propria battaglia per la tutela dei titolari di buoni fruttiferi ai quali Poste Italiane ha negato il rimborso, invocando la prescrizione.

I Buoni Fruttiferi Postali, insieme ai libretti di risparmio, rappresentano uno degli strumenti di investimento più tradizionali e diffusi nel panorama del risparmio postale italiano, noti per il loro basso rischio e la garanzia del capitale.
Proprio questa caratteristica di sicurezza ha favorito la loro ampia diffusione tra i risparmiatori. Tuttavia, la mancanza di trasparenza in merito alla reale scadenza dei titoli e il successivo diniego di rimborso da parte di numerose agenzie postali hanno alimentato l’indignazione e la mobilitazione di migliaia di cittadini.https://www.agcm.it/

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